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Casa Velò

Conclusi gli interventi di restauro a Casa Velò.
Palazzo Grondana, già Palazzo d’Harcourt e più di recente Palazzo della Società Italiana per il Gas, conquista una nuova identità e diventa "Casa Velò" in memoria delle biciclette che durante i bombardamenti del 1942 hanno tenuto i locali del rifugio antiaereo sottostante illuminato e ventilato, sfruttando la produzione di elettricità tramite dinamo. Dopo il ritrovamento delle due biciclette, i progettisti hanno scelto per l'edificio il nome Velò per ricordare questo episodio. 
 Il Consorzio San Luca ha partecipato al suo rinnovo curando il restauro di diversi ambienti e manufatti, a partire dalla facciata con il restauro del portale aulico e della balconata superiore. L’intervento ha ridato luminosità e freschezza al grande androne e allo scalone che conduce al primo piano, grazie al restauro delle superfici, degli stucchi, della balaustra in pietra e del marmo artificiale. Sono state anche riviste le boiserie originali, descialbati e velati gli stucchi, restaurati i tessuti parietali e le pavimentazioni monolitiche. Inoltre sono state pulite, stuccate e ritoccate - a distanza di trent’anni dal nostro primo intervento - tre antiche porte dipinte e dorate.